CONTEMPORANEA PRIZE
CONTEMPORANEA PRIZE
DAL 29.7 AL 10.9 2023
PALAZZO DUCALE ORSINI-COLONNA
CONTEMPORANEA PRIZE ISCRIZIONI CHIUSE
ARTISTI FINALISTI DEL CONTEMPORANEA PRIZE

CONTEMPORANEA VENTIVENTITRE - NIENTE DI ANTICO SOTTO IL SOLE
a cura di Contemporary Cluster e Vasco Forconi
Luogo: Palazzo Ducale Orsini-Colonna, Tagliacozzo
29 luglio - 10 settembre 2023
Inaugurazione, sabato 29 luglio ore 18.00
Contemporanea. Niente di antico sotto il sole
Un progetto di Contemporary Cluster, per la rassegna CONTEMPORANEA VENTIVENTITRE, giunta alla X edizione, diretta da Emanuele Moretti, ideatore della manifestazione; il progetto è promosso dall’Associazione Culturale ARTEiX e dal Comune della Città di Tagliacozzo; finanziato dalla Regione Abruzzo, dalla Fondazione Carispaq e dalla BCC di Roma. Con il patrocinio del MiBACT.
Opere di Dario Carratta, Marco Emmanuele, Federika Fumarola, Genuardi/Ruta, Alessandro Giannì, Fabio Giorgi Alberti e Andrea Polichetti. Accompagnate da un testo critico di Vasco Forconi e dalla documentazione fotografica di Carlo Romano.
Contemporary Cluster è lieta di presentare Contemporanea. Niente di antico sotto il sole, decima edizione della rassegna dedicata alla mappatura delle esperienze artistiche contemporanee, ospitata all’interno del Palazzo Ducale di Tagliacozzo (L’Aquila).
Contemporary Cluster prosegue il suo racconto delle più recenti ricerche artistiche nate e sviluppatesi dentro e intorno alla città di Roma, attraverso una programmazione di mostre diffuse nel territorio italiano. Contemporanea. Niente di antico sotto il sole mette a sistema una serie di ricerche e pratiche che riflettono un’evoluzione fisiologica dello spettro di relazioni sorto all’interno degli spazi indipendenti romani. Al termine di una lunga fase di autorganizzazione quello che resta è una certa attitudine collettiva, una coesione e alleanza reciproca degli artisti, unita a un senso di resistenza processuale ed emotiva, che emerge anche nella produzione delle opere presentate in mostra.
“Non c’è niente di tanto antico sotto il sole” diceva Borges, “non c’è niente di antico sotto il sole” ha risposto, o meglio sussurrato, Luigi Ghirri con la gentilezza che ne contraddistingue il lavoro di scrittura e riflessione critica. La sua non è una proposizione distruttiva nei confronti di una certa tradizione dell’arte, ma una sorta di mantra, una postura dello sguardo e del pensiero che sembra raccogliere e amplificare le molteplici istanze proposte dagli artisti presenti in mostra. Una postura dello sguardo e del pensiero votata a un’innocenza spregiudicata, quale veicolo di indagine del mondo e dei molteplici modelli di realtà che abitano il nostro tempo.
Dario Carratta prosegue la sua costante indagine pittorica nella quale realtà, sogno e allucinazione si scambiano vicendevolmente le parti, evocando un immaginario allo stesso tempo familiare e perturbante. Marco Emmanuele propone due interventi installativo-scultorei alla ricerca di una connessione tra l’interno e l’esterno del Palazzo Ducale, riflettendo allo stesso tempo sul rapporto tra l’immaginario della fanciullezza e quello dell’età adulta quali potenziali strumenti di composizione pittorica. Federika Fumarola lavora sull’astrazione paesaggistica come mezzo per indagare stati di una percezione sempre in atto, mai definitiva. Genuardi/Ruta propongono un intervento pittorico ambientale che riflette sul rapporto tra elementi architettonici e naturalistici. Alessandro Giannì sviluppa un’attenta indagine sullo statuto contemporaneo delle immagini, pittoriche e non solo, stabilendo un confronto con un’intelligenza artificiale progettata per emulare il suo stesso stile. Fabio Giorgi Alberti, in stretto dialogo con Federika Fumarola, ci invita a riflettere sulle nostre incertezze cognitive come se attraverso il suo lavoro “rompesse il giocattolo del mondo per vedere meglio come funziona”. Andrea Polichetti imprime e strofina sulla tela residui e oggetti di lavoro. Il fil di ferro, la carta vetrata, un rotolo di pluriball e i detriti dell’officina diventano i protagonisti astratti di un racconto intimo e autobiografico, quello di un’adolescenza dedicata al mestiere dell’arte.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo, edito da NFC Edizioni, la cui pubblicazione è prevista per l’autunno 2023.
Palazzo Ducale Orsini-Colonna
Palazzo Ducale è la perla del patrimonio artistico di Tagliacozzo. Risale al XIV secolo e fu terminato nel 1336 dalla famiglia Orsini. La caratteristica del palazzo è quella di avere due piani architettonicamente molto diversi: il primo presenta uno stile tardo gotico, il secondo, aggiunto successivamente, presenta uno stile rinascimentale. Ulteriori modifiche furono apportate a cominciare dal 1467 dai Colonna, divenuti nel frattempo conti di Tagliacozzo, che sostituirono molti degli elementi decorativi che richiamavano la famiglia Orsini rimpiazzandoli con altri stemmi e motti di famiglia; a oggi restano visibili i simboli di entrambe le famiglie su alcuni particolari dell’edificio. Furono anche realizzati dalla famiglia Colonna la rampa di scale tra il primo e il secondo piano ed ex novo il portale d’ingresso.
Ai Colonna fece seguito nella prima metà del XX secolo la famiglia Barberini-Corsini, sotto il fascismo il palazzo passò sotto il controllo del GIL e infine alla Regione Abruzzo.
Sono molti gli elementi che testimoniano la bellezza artistica del Palazzo: le finestre istoriate, le bifore, le sale ornamentali, i dipinti, gli scaloni e in particolare la Cappella centrale dove sono ancora visibili affreschi di grandissimo pregio, di gusto tardo antico, raffiguranti la vita di Cristo.

Contemporanea Prize
La Giuria

Emanuele Moretti
Direttore Artistico di Contemporanea 2023 - credit fotografico Giorgio Benni
Giacomo Guidi
HD Contemporary Cluster - credit fotografico Cloro
Cesare Biasini Selvaggi
Direttore Editoriale Exibart
Maria Vittoria Pinotti
Storica dell’arte e critica indipendente
Davide Silvioli
Curatore
Arianna Sera
Curatore
Elisa Selli
Artista
Rosaria Madeo
Storica dell'arte
Alberto Di Fabio
Artista